martedì 23 luglio 2019

Vesti la giubba

La più famosa aria dell'opera lirica in due atti «I Pagliacci» su libretto e musica di Ruggero Leoncavallo.

L'aria la canta alla fine del primo atto Canio, che si prepara per la commedia nel ruolo di Pagliaccio, anche se ha appena scoperto il tradimento della moglie Nedda. Quest'aria rappresenta il concetto di "clown tragico", che sostiene il suo ruolo comico senza mostrare alcun turbamento, ma che interiormente vive un dramma personale. [FONTE]
Recitar!... mentre preso dal delirio,
non so più quel che dico e quel che faccio!
Eppur.... è d'uopo... sforzati!
Bah! se' tu forse un uom?
Tu se' Pagliaccio!
Vesti la giubba e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invola Colombina,
ridi, Pagliaccio... e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor...
Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto!
Ridi del duol che t'avvelena il cor!

[il libretto originale del 1892]


La registrazione discografica di Enrico Caruso, eseguita in tre versioni (1902, 1904 e 1907), è stato il primo disco ad aver superato il milione di copie vendute [FONTE].

CITAZIONI DELL'ARIA IN FILM E CANZONI

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