mercoledì 16 dicembre 2020

Plurali doppi

FONTI







TESTA E VISO

  1. IL CIGLIO: I cigli indicano solo i peli che formano le ciglia, uno per uno, oppure, più comunemente, i bordi di un fosso, di un burrone, di una strada: «i cigli della strada». Le ciglia indicano quelle degli occhi nel loro insieme: «ciglia lunghe e arcuate»; «un battito di ciglia». Si è fermato lungo il ciglio del precipizio [= bàratro, burrone, dirupo]. Mio padre quando si arrabbia aggrotta [= inarca, aggrotta, corruga] le ciglia.

  2. IL LABBRO: Ι labbri solo nel significato di orli, bordi: «i labbri della ferita»; «i labbri di una tazza». Sempre le labbra per indicare la parte del corpo e negli usi figurati: «labbra sottili»; «un bacio sulle labbra»; «pendere dalle labbra di qualcuno».

  3. IL CERVELLO: Il plurale di cervello è maschile: i cervelli. Il femminile le cervella indica di solito, proprio come budella, la materia di cui si compone il cervello, potremmo dire le «interiora del capo». Dunque, per indicare «le intelligenze più brillanti» useremo l’espressione i migliori cervelli; alla forma femminile ricorreremo in espressioni quali «si è fatto saltare le cervella».

  4. IL CORNO: Il maschile plurale i corni si adopera per lo strumento musicale o per indicare le «estremità», le «punte»i corni della montagna» o, in senso figurato, «i corni di un dilemma»). Il femminile plurale le corna designa, di volta in volta, le protuberanze sul capo di alcuni animali, o anche, nella lingua colloquiale e in senso figurato, la condizione di chi è tradito dal proprio compagno o dalla propria compagna: «Quello lì ha le corna»; «Il marito le fa le corna», eccetera.


GOLA

  1. IL GRIDO: I gridi se vi riferite ad animali: «gridi di uccelli notturni»; talvolta anche riferiti all’uomo, ma in quanto gridi isolati, non considerati nel loro complesso; le grida solo per indicare quelle dell’uomo: «le grida della folla»; «grida di gioia»; «grida di protesta».

  2. LURLO: Il maschile gli urli si riferisce agli urli degli animali; il femminile le urla si usa per le grida e le invocazioni degli uomini. Quindi: «si sentivano gli urli delle scimmie e le urla dei cacciatori».


ARTI SUPERIORI E INFERIORI

  1. IL BRACCIO: I bracci se vi riferite a oggetti o parti di oggetti: «i bracci della gru»; «un lampadario a sei bracci». Le braccia per indicare le parti del corpo e negli usi figurati: «alzare le braccia»; «accogliere a braccia aperte».

  2. IL DITO: I diti se si specifica quali sono: «i diti pollici, i diti anulari»; le dita se si considerano tutte insieme, nel loro complesso: «avere dita affusolate [sottili]»; «dita da pianista». Potete usare indifferentemente diti o dita per indicare una piccola quantità: «brindare con due dita (o diti) di spumante».

  3. IL GINOCCHIO: I ginocchi e le ginocchia. Non c’è una regola precisa. Si può solo dire che nelle frasi figurate si preferiscono le ginocchia: «sentirsi tremare le ginocchia»; «gettarsi alle ginocchia di qualcuno».

  4. IL CALCAGNO: Il plurale è i calcagni, maschile. Il femminile le calcagna sopravvive in alcuni modi di dire come «stare alle calcagna»; «avere qualcuno alle calcagna».


APPARATO DIGERENTE

  1. IL BUDELLO: Al singolare il budello significa «intestino» e, in senso figurato, «passaggio stretto e contorto». Al plurale, il femminile le budella continua il primo significato (l’insieme degli intestini), mentre il maschile i budelli continua il secondo significato (i passaggi stretti e contorti).

  2. IL RENE: Se si fa riferimento al rene come all’organo del corpo umano, allora il plurale è maschile: i reni. Se invece si fa riferimento alla parte bassa della schiena, allora il plurale è femminile: le reni. Quindi si deve dire: «ho tutti e due i reni sani», ma «mi fa male la schiena, ho un dolore alle reni».


APPARATO SCHELETRICO

  1. LOSSO: Gli ossi per indicarli uno per uno, separatamente, con riferimento ad animali: «spolpare gli ossi del pollo»; «dare gli ossi della bistecca al cane»; le ossa se dovete indicare le ossa umane nel loro insieme: «le ossa dello scheletro»; «avere le ossa indolenzite». Sempre e solo gli ossi per indicare il nòcciolo di alcuni frutti: «gli ossi delle pesche»; «gli ossi delle ciliegie». Con questa umidità mi fanno male le ossa.


ALTRE PAROLE

  • IL CUOIOi cuoi per le 'pelli conciate', le cuoia per 'l'insieme della pelle umana', praticamente solo nella colorita espressione tirare le cuoia = morire. Tirare, stendere, lasciarci le cuoia.

  • IL FILO → il maschile i fili va adoperato nel significato concreto: i fili del telefono ecc., il femminile le fila invece sta per 'trama di un ordito' oppure nel senso metaforico di 'intreccio': le fila di una congiura ecc.

  • IL FONDAMENTO → il maschile i fondamenti indica 'le basi, i principi di una disciplina, di un pensiero' ecc., il femminile le fondamenta designa solo 'le strutture su cui poggia un edificio': le fondamenta della casa.

  • IL FRUTTO → (maschile singolare) si impiega per il singolo 'prodotto delle piante derivato dal fiore' oppure in senso figurato: il frutto delle mie fatiche; la maschile plurale i frutti ne continua tali significati. LA FRUTTA designa la categoria alimentare, usato talvolta anche come forma plurale: molte frutta; il corrispondente femminile plurale le frutte esiste ma è desueto.

  • IL FUSOi fusi indica gli arnesi usati nella filatura, le fusa 'il ronfare del gatto' nella locuzione fare le fusa (probabilmente per la similitudine tra il suono prodotto dal gatto e quello del fuso che gira).

  • IL GESTO [movimento del braccio, della mano, del capo, con cui si esprime tacitamente un pensiero, un sentimento, un desiderio, talora anche involontariamente, o si accompagna la parola per renderla più espressiva] → i gesti: fare dei gesti di rabbia, di dolore, di scherno, di comando, di minaccia, parlare, esprimersi a gesti; invece le gesta sono le imprese valorose, eroiche. Questo libro racconta le gesta di Alessandro il Grande.

  • IL LENZUOLOi lenzuoli designa più lenzuoli presi uno per uno, invece le lenzuola la coppia di lenzuola con cui si prepara il letto. In questo albergo cambiano le lenzuola tutti i giorni.

  • IL MEMBROi membri sono coloro che appartengono a un'associazione, a un gruppo; le membra sono l'insieme delle parti del corpo umano.

  • IL MURO → il maschile per i muri  di una casa, o quelli che costeggiano una strada; il femminile le mura per le mura di cinta di una città, oppure per indicare la casa nel suo complesso: stare fra le proprie mura. Bisogna proprio ridipingere i muri della casa al mare.

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