Perdere: Χάνω.
Smarrire: (Ἀπολλύω) Ἀπώλεσα.
Smarrire: (Ἀπολλύω) Ἀπώλεσα.
Mi sono perso
le chiavi: Τά ἔχασα τά κλειδιά μου.
L’Inter ha perso
la partita con il Barcellona: Ἡ Ἴντερ ἔχασε τόν ἀγώνα μέ τή Μπαρτσελόνα.
Abbiamo perso
“la
trebisonda”: Χάσαμε “τόν μπούσουλα”.
Ha perso
la vita molto giovane: Ἔχασε τή ζωή του πολύ νέος.
Ηa perso/smarrito la sua fede: Ἔχασε/Ἀπώλεσε τήν πίστη του.
Ho perso/smarrito le mie chiavi: Ἔχασα/Ἀπώλεσα τά κλειδιά μου.
Oggetti smarriti: Ἀπολεσθέντα ἀντικείμενα.
Si può dire: “Mi sono perso le chiavi?” Sembrerebbe una forma non proprio corretta, anche se potrebbe voler dire che le chiavi erano presso di me. E quale differenza c’è tra il verbo “smarrire”e il verbo “perdere”?
Quel
mi non indica un’eventuale prossimità di luogo. Indica, invece, una
vicinanza psicologica, con una certa sottolineatura affettivo-enfatica, del
soggetto che compie l’azione all’azione stessa. Mi sono perso le chiavi
significa, a ben vedere, Proprio io, povero me (o accidenti, o mannaggia,
o oh non è possibile) ho perso le chiavi. In questo caso l’elemento
psicologico è caratterizzato da sfumature emotive negative. Altre volte,
viceversa, la particella pronominale intensivo-affettiva può segnalare
stati d’animo o sensazioni positive: e ora mi faccio una bella passeggiata;
ci prendiamo un buon aperitivo?, ecc.
Le differenze tra smarrire e perdere
non sono poche, soprattutto se paragoniamo i diversi significati che i due
verbi possono avere, rendendo impossibile la sostituzione dell’uno con l’altro:
posso dire l’Inter ha perso la partita con il Barcellona ma non l’Inter
ha smarrito la partita con il Barcellona. Anche quando il significato
potrebbe essere simile, la cristallizzazione della frase idiomatica o della
costruzione a verbo supporto non permette alternanza: sì a perdere la
trebisonda, no a smarrire la trebisonda; sì a ‘morire’ perdere la
vita, no a smarrire la vita.
Là dove, invece, i due verbi sono sinonimi (ha
perso/smarrito la fede, ma anche, più modestamente, tornando all’esempio
iniziale, ho perso/smarrito le chiavi), perdere si caratterizza
per la sua denotatività di base, cioè per l’assenza di sfumature particolari,
nel senso di una particolare formalità, sostenutezza o, viceversa, informalità
e colloquialità; mentre senz’altro smarrire ha una connotazione di
maggiore formalità, ricercatezza, letterarietà.
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