Ieri si è compiuto un anno
dalla morte del regista greco Theo Angelopoulos. Angelopoulos si
è ucciso all’età di 76 anni, da una moto, mentre attraversava una strada a Pireo. In quel periodo lavorava al suo ultimo (e incompiuto) film dal titolo «L’altro mare». La
notizia del suo ferimento mortale ha portato tristezza globale.
Il regista, produttore
cinematografico e sceneggiatore ha cominciato a studiare legge ad Atene, ma in
seguito si è spostato a Parigi per studiare letteratura e cinematografia e vi è
rimasto anche durante il periodo della dittatura dei colonnelli.
Il suo primo film è uscito nel
1968 e la sua filmografia ha ottenuto grande successo a livello internazionale.
Ha vinto, tra gli altri premi importanti, anche la Palma d’Oro nel Festival di Cannes
del 1998, per il film «L’eternità e un giorno».
Il defunto regista aveva adottato
uno stile artistico che è conosciuto per le riprese lunghe e statiche. Inoltre,
preferiva filmare le sue scene nella provincia greca.
Il Ministero greco di Cultura e
turismo ha creato il Premio Internazionale “Theodoros
Angelopoulos”, in omaggio alla memoria del regista greco.
Autrice del testo: Effie T.
Fonti: «Il Corriere della Sera», «Il Messaggero».
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