Il periodo ipotetico
è un periodo attraverso il quale si esprime un’ipotesi da cui può
derivare una conseguenza. È formato dall’unione di una proposizione
reggente, o ➔apodosi, con una subordinata condizionale, o ➔protasi. La reggente esprime la conseguenza che deriva o deriverebbe dal realizzarsi della condizione indicata nella subordinata.
A seconda del grado di probabilità dell’ipotesi indicata nella protasi, il periodo ipotetico può essere di tre tipi.
1. Periodo ipotetico della realtà,
quando l’ipotesi è reale o molto probabile. Nella protasi il verbo è
all’indicativo, nell’apodosi il verbo è all’indicativo o all’imperativo
- Se arriviamo in tempo, andremo a giocare a tennis insieme.
- Se c’è forte vento, copriti la bocca con la sciarpa.
- Se volete incontrarmi, / cercatemi dove non mi trovo (G. Caproni, Indicazione).
2. Periodo ipotetico della possibilità,
quando l’ipotesi è possibile, ma non sicura. Nella protasi il verbo è
al congiuntivo imperfetto, nell’apodosi il verbo è al condizionale
presente o all’imperativo
- Se me lo domandassi tu, verrei a lavorare anche la domenica.
- Se Paolo ti chiedesse qualcosa, digli che non ne sai nulla.
3. Periodo ipotetico dell’irrealtà, quando l’ipotesi è impossibile e irrealizzabile:
a) se l’ipotesi è riferita al presente, nella protasi il verbo è al
congiuntivo trapassato, nell’apodosi il verbo è al condizionale presente
o all’imperativo
- Se non avessi preso la laurea, adesso ti licenzierebbero.
b) se l’ipotesi è riferita al passato, nella protasi il verbo è al
congiuntivo trapassato, nell’apodosi il verbo è al condizionale passato
- Se fossi stato nei tuoi panni, mi sarei licenziato.
TRECCANI, La grammatica italiana (2012)