Nell'attuale prassi liturgica della Chiesa Ortodossa si usa leggere in molte lingue il brano evangelico del Vespro della Domenica di Pasqua [Ἐσπερινὸς τῆς Ἀναστάσεως], detto anche Vespro dell'Amore [Ἐσπερινὸς τῆς Ἁγάπης].
Eccone, in seguito, la lettura del Vangelo in italiano (00:01:50), dal Vespro dell'Amore dell'anno scorso (2012) nella Chiesa di San Dionigi l'Areopagita ad Atene.
Dal Vangelo secondo Giovanni (20, 19-25)
Quando fu sera, in quello stesso giorno, ch'era il primo della
settimana; ed essendo le porte del luogo, ove erano radunati i
discepoli, serrate per tema dei Giudei, Gesù venne, e si presentò quivi
in mezzo e disse loro: Pace a voi; E detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli adunque, veduto il Signore, si rallegrarono. E Gesù di nuovo disse loro: Pace a voi; come il Padre mi ha mandato, così vi mando io. E detto questo, soffiò loro nel viso; e disse loro: Ricevete lo Spirito Santo. A cui voi avrete rimessi i peccati saranno rimessi, e a cui li avrete ritenuti saranno ritenuti. Or Toma, detto Didimo [il gemello], l'un dei dodici, non era con loro quando Gesù venne. Gli altri discepoli adunque gli dissero: Noi abbiam veduto il Signore. Ma egli disse loro: Sei io non veggo nelle sue mani il segnale dei chiodi, e se non metto il dito nel segnale dei chiodi, e la mano nel suo costato, io non lo crederò.